domenica 19 aprile 2015

Costituzione della Repubblica Italiana- Articolo 2

Buona Domenica, cari con-Cittadini attivi.
Dopo aver analizzato l'articolo 1 della nostra Costituzione, passiamo all'articolo 2. Ma prima porgiamo un commosso e sincero minuto di riflessione e di cordoglio per le vittime della sciagura nel Canale di Sicilia. Una strage annunciata. Non diciamo altro. In silenzio, riflettiamo. 
 L'articolo 2 della Costituzione è il seguente:
"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale". 

Rossano, 19 aprile 2015
Serafino Caruso

3 commenti:

  1. Ciao Serafino, a mio parere anche l'art.2, come l'art.4 da te citato in diretta TV mercoledì scorso, ricalca la problematica della mancanza di lavoro e di solidarietà verso il cittadino nella nostra terra di Calabria. Per l'appunto l'art.recita:"La Repubblica riconosce e garantisce....e richiede...l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale"!!!!!!!Che ne pensi?

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  2. Si, ora, solo pianto e silenzio, pianto in silenzio. In tutti i post e commenti che ho letto con occhi offuscati da lacrime, questo, il tuo caro Serafino mi ha fatto smettere di singhizzare e riflettere. Grata com sempre per la tua umanità e incorruttibilità. Anima nobile. Ti abbraccio per questo ennesimo lutto che è lutto della umanità tutta. Geneviève Makaping

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  3. Care Iolanda e Geneviève,
    innanzitutto vi ringrazio per i commenti. Sapere che c'è comunque gente, che ci sono persone che ancora si fermano (in questo continuo andirivieni, questo continuo movimento verso, spesso, non si sa cosa...), leggono, riflettono e scrivono, beh... questo non può che fare bene al tempo che viviamo. Non può che fare bene al nostro spirito, al nostro presente, ma anche al futuro della nostra umanità.
    Iolanda, ti ringrazio di aver visto anche la scorsa puntata di "Talking" ed averla vista attentamente, in quanto hai notato la lettura dell'Art. 4, a proposito di povertà e "nuove" povertà. Se in Italia, ad oggi e da un po' di tempo a questa parte, non si stanno attuando questi princìpi meravigliosi contenuti nella primissima parte della nostra Magna Carta, a maggior ragione questo è vero per il Sud e, soprattutto, per la Calabria. Dove, cara Geneviève (mentre scrivo il tuo nome e ti penso, non posso fare a meno di fermarmi un attimo e pensare ai nostri fratelli della disperazione che fuggono dalla propria terra per poi trovare la morte in mare... quanto ci addolora tutto questo, mia sorella Geneviève!) e cara Iolanda, i diritti spesso e volentieri vengono calpestati. E' colpa nostra: esclusivamente colpa nostra. Perché ci siamo addormentati in un sonno profondo. Sembriamo, o meglio Siamo, come anestetizzati prima di un'operazione chirurgica. Non possiamo più permettercelo. Vorrei gridare al nostro popolo di alzarsi e lottare... combattere per i nostri Diritti sacrosanti. Ma prima dobbiamo compiere i nostri Doveri. E' indispensabile una presa di coscienza chiara, netta, forte su ciò che siamo. Da dove siampo partiti? Dove stiamo andando? Cosa cerchiamo? Cosa vogliamo? Ecco, rispondiamoci a questi interrogativi. E cerchiamo di diventare Cittadini attivi. Con Doveri e Diritti. E tutto ciò, mie care sorelle, rientra tra i doveri che abbiamo.
    Vi saluto e vi abbraccio affettuosamente. La Calabria vi ha avuto, vi ha ancora. Per le misere condizioni in cui noi ed i nostri padri l'hanno ridotta, siete dovute andare via da questa meravigliosa terra. Ma io non perderò mai la speranza di vedere il vostro ritorno. Vivrò per questo. E' lo scopo di vita alto di cui mi voglio dotare. Siete, comunque, parte della Calabria bella, della Calabria che vi Ama e che non dimentica.
    Un buon inizio di settimana.

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