domenica 26 aprile 2015

Costituzione della Repubblica Italiana - Articolo 3

Buona Domenica, cari con-Cittadini attivi. 
Oggi leggiamo e cerchiamo di analizzare, insieme, uno degli articoli più importanti, a mio avviso, della nostra "Pietra angolare" (definita così da tanti costituzionalisti ed anche ieri dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella): la Costituzione. 
Ebbene, l'articolo 3 è il seguente:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". 
Dicevo, uno degli più importanti, a mio avviso, della Magna Carta italiana. Diviso in due commi. Il primo, per l'appunto, che enuncia l'eguaglianza di "diritto". Tale principio ha trovato piena, o quasi piena, attuazione in tema di uguaglianza senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni sociali e personali. Quasi piena attuazione, per l'appunto. In tema di uguaglianza "sostanziale", invece, numerose sono le inattuazioni dei principi fondamentali contenuti nel secondo periodo dell'articolo. Tale comma, infatti, assegna alla Repubblica un compito importantissimo. Vale a dire quello di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona. Dei cittadini. L'eguaglianza sostanziale, quindi, possiamo dire che non trova applicazione. Grandissima l'intenzione dei nostri padri costituenti, ma tale principio è rimasto inapllicato in buona parte. Pensate un po' se davvero tale eguaglianza trovasse piena applicazione, sempre, nella vita reale di tutti i giorni di noi cittadini. Sarebbe una Società certamente più giusta, più bella, la nostra. Rimuovere gli "ostacoli di ordine economico e sociale": la Repubblica, oggi (ma anche ieri) assolve a questo suo compito ben preciso? Quanti cittadini conosciamo, invece, che subiscono ingiustizie (giudiziarie, sociali, economiche, lavorative, di razza, di sesso) ogni santo giorno? Quanti giovani cittadini vorrebbero impegnarsi, magari nei partiti tradizionali, con una candidatura e non trovano spazio, divorati dai soliti tirannosauri che gli tarpano le ali? Allora: possiamo parlare, oggi in Italia, di piena applicazione di questo importantissimo articolo della nostra Costituzione?
Siamo eguali davvero? Abbiamo, tutti, stesse condizioni di partenza per poter raggiungere un obiettivo comune? 
Cari amici, mi fermo qui. Ci sarebbe tanto da scrivere, ma spero lo facciamo insieme. Aprendo la porta a riflessioni ed idee che qui possiamo esprimere tutti liberamente. 
Buona Domenica!

Rossano, 26 aprile 2015
Serafino Caruso 


 

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