foto tratta da www.ambienteambienti.com |
“Sono
mesi che cittadini, associazioni, amministrazioni virtuose e
agricoltori calabresi protestano per i gravi disservizi nella gestione, o
meglio nella non gestione, del ciclo di raccolta e di trattamento dei
rifiuti in Calabria. Come peraltro riportato da articoli dei maggiori
quotidiani locali e nazionali e appelli di Legambiente ed altre
associazioni. E’ necessario che l’intera comunità nazionale presti
attenzione al disagio in cui sono costretti i cittadini calabresi a
causa dell’assoluta inadeguatezza dell’azione delle istituzioni in
materia di rifiuti.
“La
Calabria, che ha vissuto una lunga stagione di gestione emergenziale
dei rifiuti iniziata nel lontano 1997 e terminata solo all’inizio di
quest’anno – conclude Realacci -, si trova tutt’ora in una gravissima
carenza di impianti di smaltimento finale e presenta un tasso di
raccolta differenziata fermo nel 2012 al 16,34%. Una vicenda che
dimostra il fallimento dello strumento del commissariamento per la
gestione dei rifiuti, caratterizzata da grande sperpero di denaro
pubblico e forte disagio per i cittadini. Quanto al livello di accolta
differenziata, poi, siamo ad un tasso non degno di un grande paese
civile con l’Italia”.
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